Musicante nell’ombra.

Photo by Nothing Ahead on Pexels.com

Carissimo Musicante a intervistarTi è la Regina Sylvia; parliamo di brani che amo profondamente, sia come testi che dal punto di vista musicale. Cerco di essere oggettiva ( ma il tifo è naturale data la qualità).

1) Nasce prima la musica o il testo nella Tua mente?

2) I temi scelti sono eticamente molto pregnanti tuttavia, non vi è alcuna “pedanteria” moralistica. Come pensa di riuscire a trovare questa miscela così gradevole, ma non commerciale?

Infine…

3) C’è uno strumento che non ha ancora usato e che vorrebbe diventasse protagonista di un brano futuro?

https://www.bing.com/videos/search?q=notturno+civile&docid=13909975012849&mid=B0C11B3653AEEDE2EFE5B0C11B3653AEEDE2EFE5&view=detail&FORM=VIRE

Bene, grazie di averci dedicato del tempo in una vita decisamente piena Ecco il link di Notturno Civile e il video di Quello che abbiamo

Risposte di Alessandro:

1) Questa è una domanda che ogni autore-compositore di canzoni prima o poi si attende. La risposta per me è in generale: nessuno dei due! Certo, a volte mi è capitato di musicare un testo già scritto, ancor più spesso di mettere un testo su una musica già strutturata. Ma in genere preferisco partire da delle idee più embrionali, un’immagine, un titolo, una frase musicale, una sequenza di accordi, una breve rap line. Quando individuo in un qualche frammento un potenziale, inizio a sviluppare la canzone attraverso una continua interazione tra musica e testo, cercando sulla chitarra o sul piano le strade melodiche e armoniche, che meglio colgono la dimensione emotiva che magari traspare dai frammenti di testo o dalle immagini, che fino a quel momento ho raccolto. Questo processo interattivo tra musica e testo mi permette di dare maggiore coerenza emotiva alla canzone.

2) I temi scelti sono eticamente molto pregnanti tuttavia, non vi è alcu…

Permettimi di chiarire un punto: la mia musica è senz’altro impegnata, ma non è politica. E non perché la politica non mi interessi, anzi, ma perché credo che la politica, ancor più oggi, debba essere il luogo della ragione, dell’equilibrio e della competenza. La canzone è, invece, luogo dell’emozione. Per questo amo definire la mia arte come “umanamente impegnata”. Perché quello che a me interessa è seguire l’essere umano nella ricerca di se stesso, cantarne la fragilità nei fallimenti, ma anche la capacità di trovarsi. È qui che, in qualche modo, traspare la dimensione etica e sociale, perché essa fa parte di questo ritrovarsi.  Non c’è l’intento di ergersi a giudice ed indicare una morale a cui adeguarsi, ma nell’amore verso la vita e verso il prossimo l’essere umano ritrova se stesso ed il meglio della sua “umanità”. Credo che le persone che ascoltano percepiscano questo, che in qualche modo in quello che dico non vi è un intento didascalico, ma il racconto di una ricerca vera e sofferta.

3) I brani che hai citato hanno visto arrangiamenti molto ricchi, curati e raffinati.

Nel futuro mi piacerebbe restituire, invece, il senso di una maggiore essenzialità, con l’utilizzo di pochi strumenti. Da tempo dal vivo ho intrapreso la strada di presentarmi da solo, “one man band”. Per farlo mi sono rimesso a studiare ed ho perfezionato uno stile chitarristico detto “fingerstyle”, che significa “suonare con le dita”, ma anche sfruttare le potenzialità della chitarra per sostituire con un solo strumento gli aspetti ritmici, armonici e melodici di solito distribuiti su una band. È una tecnica, però, associata a generi molto tradizionali, perciò ho cercato di restituire originalità e freschezza a questa scelta stilistica con uno strumento particolare: una “chitarra ibrida”, che ha sia un segnale acustico che un segnale elettrico. Dando preminenza al suono acustico, ma giocando sugli effetti sul segnale elettrico sullo sfondo, riesco a dare alla chitarra un sound originale. Ecco, vorrei riuscire a riprodurre un po’ di questa ricerca anche in questo campo.

Si conclude l’intervista ma inizia un’esperienza di ascolto che raccomando vivamente.

Pubblicato da Alessandra S. Marinacci

Unitariana, scrittrice e amante del bel vivere in ogni forma: questo include gentilezza, tolleranza, amore per gli esseri viventi, Arte, Musica e prosecco.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: