- Ho letto il Tuo magnifico Chicchinalana. Credo non sia in alcun modo “migliorabile” tuttavia, nel tempo si cambia. Lo riscriveresti nello stesso modo?
Diciamo che l’impianto di base resterebbe quello originario, sicuramente inserirei altri elementi e suggestioni che lo arricchirebbero e che sono il frutto di successivi aneddoti della vita di Chicchina e Imperantoni di cui sono ventuta a conoscenza, elementi che ho però trasferito nel romanzo successivo che verrà pubblicato, spero entro l’anno.
- Essere un’isolana influisce sul Tuo stile?
Non saprei se il mio stile dipende dall’essere isolana o subisce le influenze degli autori che amo.
Sicuramente sento forte l’influenza di Grazia Deledda, che molto ci ha insegnato sulla sardità e sul carattere forte delle donne di Sardegna, donne abituate alla fatica e a portare avanti da sole il peso della famiglia, mentre i propri uomini erano al pascolo in montagna o in guerra. Da lei e dalle donne della mia famiglia, ho imparato a bastare a me stessa.
Amo la mia terra, ed amo descriverla, la vena descrittiva mi viene dall’influenza delle letture di Hemingway e dalla forza della natura che mi circonda!
- Tra le mille attività in cui Ti sai reinventare c’è, ora, una specializzazione quanto mai necessaria in questi tempi convulsi: la Mindfullness
Credi possa essere un valido supporto per un autore?
Assolutamente sì!
La Mindfulness è la consapevolezza del momento presente, acquisire questa consapevolezza
ci aiuta ad essere nel qui ed ora!
NdA : Chicchinalana attende di essere ripubblicato da Dreambook, la casa dei libri per sognare, insieme al suo seguito Annalena.

Grazie, onorata.
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