Molte Dee si recarono all’Olimpo. Con grande piacere e onore presento, nuovamente, una lirica di Colei che considero Artista globale: Melinda Miceli. Non ha bisogno di presentazioni ma, volendo paragonarla a una Musa o Dea, credo di dover pensare a un convito inusuale di divinità e Sibille, di Dame dantesche e cigni dannunziani.
Persefone sfuggita all’ombra, grazie al candore, ma conscia della pericolosità della buia grotta in cui si svolge il Processo Alchemico, Melinda Miceli è anche la generosa Demetra che canta la Bellezza solare. Minerva colta e severa è, anche, la pudica Dafne. Allora non mi resta che sedermi su un virtuale ermo colle e lasciare protagonisti indiscutibili i versi.


Poesia tratta dalla Sibilla di Melinda Miceli.
Averno porta dell’Ade
Tassello della storia occhio di terra cupo
rivisto nella memoria
Lago d’Averno
ingresso dell’inferno
sei il mio viaggio
nel tempo arcano
tra le rovine storiche
delle nature immote
nei versi e nelle pagine
dei poeti immortali.
Portus Iulius, a-ornis,
emergi da un cratere
vulcanico spento,
lago d’inverno immoto
e poco increspato
pur nei giorni di vento.
Sulle sponde del
segreto l’antro della mia
Sibilla
protetta
da mistico
lago
giace in Boschi
tenebrosi.
Tra miti, misteri e
diavoli
t’ apri in un vago
sogno
arcana voragine
dell’Ade
sul nulla dell’illusione.
Le tue acque sulfuree
chiusero i raggi del
Sole,
mai specchiando il
Cielo.
Lago nero,
remoto
metafisico e surreale,
luogo del grande
figlio di Tritone.
dell’ignoto
sospesa
nell’arcana notte dei
tempi
sempre ostica ai mortali,
difesa dal gigante
Cerbero
sulle cui teste le dimensioni
presente, passata
e futura
del tempo furono
poste
mentre sorvegliava l’Averno
ed impediva ai morti
di varcare liberi
le sue oblunghe porte.
Fosti l’antro oracolare
di Apollo Templare.
Come nel poema virgiliano
e poi in quel di Dante
che evoca il disio
e del segreto amor
l’oblio
tra il Dio del Sole
baciato
e la giovin donna
Illuminata.
Inaccessibile porta
dell’Ade!
Di fronte all’ignoto
abissale
o lago d’Averno
corrotto
in attesa di un pallido Sole,
tra il silenzio spettrale
tue sinistre
solo il gioco
soprannaturale
delle correnti di Amore
e Morte
si definisce orchestrato
dinanzi alla fredda
ragione
destinata a metter da
parte
il suo ingenuo stupore.
Melinda Miceli


